“Il nostro cassetto anti rapina va a ‘ruba’ in tutto il mondo”
Due imprenditori riminesi hanno brevettato il dispositivo contro i ladri.
Fino a pochi anni gestivano un negozio di articoli sportivi.
TRASFORMARE un problema di furti e ammanchi in cassa, nella chiave di successo per una nuova idea imprenditoriale internazionale. E’ quella venuta tre anni fa a Stelvio Berardi (47 anni di Rimini) eAlessandro Tarsina (25 anni di Santarcangelo). Gestori di un negozio di articoli sportivi, oggi sono i titolari della Cashmatic di Torre Pedrera, vantano 800 concessionari e migliaia di clienti in tutta Italia ma anche in Francia e in Spagna.
«Avevamo sempre un problema di ammanchi e non riuscivamo a capire perché – racconta Berardi – in più alcuni colleghi e vicini ci raccontavano sempre dei furti subiti e dei problemi legati anche a farmacie e bar, nel mirino dei ladri. Così abbiamo deciso di attivarci in proprio. E abbiamo inventato un cassetto antirapina. Una cassa diversa e automatica che non fa circolare denaro contante tra cliente e cassiere. Così non si creano problemi di conteggi a fine serata e si evitano rapine e furti».
Alla cassa si digita l’importo, poi il cliente inserisce i contanti nella macchina ed è questa a rendere il resto in modo del tutto automatico.
«AVENDO avuto esperienze diverse, anche con macchine slot – continua Berardi – grazie ad Alessandro abbiamo realizzato un software capace di interfacciarsi con le casse automatiche di vari tipi di attività commerciali. E da qui è nato la piccola cassa antirapina ‘Cashmatic’ adatta per titolari di ogni tipo di attività commerciale. Si installa direttamente dentro il bancone di un bar, di un negozio, di una farmacia e si chiude con una particolare chiave antiscasso. Poi fa tutto lei».
Da due anni Berardi e Tarsina hanno così aperto un’azienda in via Della Lama a Torre Pedrera e hanno iniziato a realizzarle, dopo aver depositato il brevetto. «Ad oggi vantiamo 800 concessionari non solo lungo lo Stivale, ma anche in Spagna e Francia. C’è chi produce per noi e chi vende. Noi seguiamo la ricerca e lo sviluppo» commenta ancora Berardi.
Il negozio di articoli sportivi? Un lontano ricordo. «Lo abbiamo dato in affitto – sorride l’imprenditore – Da un problema abbiamo avuto un’idea e sta avendo successo. Non pensavamo di arrivare a tanto, ma andiamo avanti con ottimismo verso nuovi obiettivi». I due soci stanno infatti già sviluppando nuove idee: presto presenteranno in Spagna una nuova macchina self per acquistare prodotti in modo automatico.
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