Spesse volte capita l'emissione di uno scontrino, riportante un corrispettivo differente da quello reale.
Molto spesso gli operatori, infatti, non sapendo come affrontare il problema, o emettono un nuovo scontrino, pagando ingiustamente le imposte su quello errato, o non cercano di rimediare al problema, rischiando di incorrere in sanzioni.
Per non accollarsi un'imposta non dovuta e senza incorrere in sanzioni, basta seguire poche e semplici indicazioni.
Qualora venga emesso uno scontrino errato ma non ancora rilasciato al cliente, è necessario annullarlo, è prassi comune barrare con linee trasversali la parte impressa dello scontrino scrivendo chiaramente scontrino errato e firmarlo, và poi allegato alla chiusura giornaliera da cui sarà sottratto l'importo errato.
Qualora venga emesso uno scontrino errato e rilasciato al cliente non essendo possibile procedere all'annullamento, in fase di annotazione sul registro dei corrispettivi o prima nota è possibile annotare l'errore , ma devono sussistere comprovati presupposti.
In alternativa, tra l'altro la più semplice e corretta, basta far stampare una copia (dal Registratore di Cassa) dello scontrino errato, annullarlo barrandolo e scrivendo annullato, emettere un nuovo scontrino con l'importo corretto corretto, allegare tutto nell'azzeramento serale, detraendo dall'importo geristrato nel registro dei corrispettivi, l'importo dello scontrino errato.